La ricerca, tra le prime del suo genere in Italia, intende promuovere una cultura della misurazione oggettiva dell’efficacia degli interventi tutelari. Per questo motivo La Casa di Nilla ha accettato di buon grado di prestarsi ad uno studio in cieco (dove il valutatore ed il valutato non condividono informazioni in grado di interferire sui risultati) da parte di un ente indipendente quale l’università.
I dati analizzati hanno permesso di rilevare come, a fronte di tempi di permanenza residenziale congrui con i tempi evolutivi dei bambini e dei ragazzi, un programma d’intervento specialistico centrato sui loro bisogni e risorse individuali possa produrre un significativo miglioramento delle disfunzioni affettive e comportamentali derivanti dall’esposizione a condizioni di grave maltrattamento familiare.
I dati verranno presentati nel corso dell’lVIII European Congress on Child and Adolescent Psycopathology che si svolgerà a Bilbao (Spagna) dal 26 al 28 aprile 2018.